Questo stemma venne assegnato con un decreto del re Vittorio Emanuele III, in data 20 novembre 1933. Lo stemma è diviso in quattro parti. In alto a sinistra c’è un campo d’oro che rappresenta il terreno fertile. Nella parte in alto a destra su un campo azzurro sono rappresentate due chiavi incrociate con l’ingegno posto verso l’alto. Le due chiavi forse derivano dalla parola dialettale “ciaf”, indicante la protezione di ferro posta attorno ad un palo trovato durante degli scavi nella zona a nord del paese. E’ probabile che attorno al ferro venissero legate le corde delle barche (vedere parte in basso a sinistra). Nella parte in basso a destra sul campo d’oro è rappresentata un’ancora, lo strumento per tenere ferma la barca in un punto preciso. Forse perché Chieve era il punto di attracco per le imbarcazioni che giravano sul lago Gerundo. Le quattro parti sono divise da una croce d’argento. Sotto lo stemma si incrociano due rami, uno di quercia e uno d’alloro, che sono legati con un nastro tricolore. Sopra lo stemma c’è una corona con fondo rosso e sopra nove aperture sormontate da nove merli a coda di rondine.